CASTAGNO MIRAGLIA
MAPPA
Situato in località Metaleto, il patriarca verde, circondato da altri castagni
secolari, domina quale incontrastato signore vegetale.
Occorrono circa sei persone per abbracciare il tronco cavo che fino a qualche
anno fa conteneva un tavolo e varie panche. Protetto e curato dai forestali, il
gigante incute ammirazione e rispetto; del resto è un signore di circa
quattrocento anni.
"Il
castagno Miraglia"
è dedicato alla signora Elena, moglie del Commendator Miraglia, Direttore
Generale del Ministero della Agricoltura alla fine dell'800.
Le
dimensioni sono ragguardevoli:
Diametro
a petto d'uomo di 4,20 m,
Altezza
19 m,
Età
stimata 300-500 anni,
La
spaccatura che lo attraversa è alta 10 m.
Raccontano
gli eredi che durante le vacanze estive, la famiglia si trasferiva nella
“caserma” della forestale e durante i pomeriggi assolati, (avendo
predisposto un tavolino e una sedia), la signora Elena si trasferiva
all’interno del tronco a rammendare e ricamare, assaporando il fresco del
bosco.
Poppi Castagno Miraglia Metaleto-Parco
Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna Castanea sativa,
castagno, h=19,00 diam=8,80 nativo
1400-1500
Nicola
Miraglia nacque a Lauria il 3 settembre 1835. Sotto la guida dello zio paterno
Michele iniziò gli studi umanisti a Napoli dove conseguì la laurea in
Giurisprudenza. Era trascorso poco tempo dalla laurea, quando fu chiamato a dare
il suo contributo per appianare discordie sorte durante le guerre garibaldine
per la conquista del Mezzogiorno d'Italia.
Dopo
il servizio quale segretario del profittatore, Nicola Miraglia entrò nel
Ministero dell'Agricoltura, dove raggiunse ben presto la promozione a Direttore
Generale. Era ancora al Ministero dell'Agricoltura quando, il 6 novembre 1892,
fu eletto deputato al Parlamento per il Circondario di Lagonegro, carica che gli
fu riconfermata nella successiva legislatura del 26 maggio 1895. Fu abile
diplomatico tanto che collaborò alla stipula dei trattati commerciali con la
Francia, la Germania, l'Austria e la Svizzera. Nel 1896 il ministro del Tesoro
Luigi Luttazzi, rilevando uno stato molto preoccupante nel Banco di Napoli, lo
propose quale Direttore Generale, nella certezza che sarebbe stato capace di
salvarlo dal fallimento che si prospettava. Dopo appena quattro anni dal suo
ingresso nel Banco esso estendeva l'attività al di là dell'Atlantico e,
nonostante le vicissitudini sofferte dal paese con la I° Guerra Mondiale,
riusciva a mantenere egregiamente la sua posizione di Istituto di Emissione .
Il merito per il salvataggio del Banco di Napoli, fu riconosciuto a Nicola Miraglia anche dall'Amministrazione comunale di Napoli la quale deliberò nel 1924 la concessione della cittadinanza onoraria. Alla cerimonia di consegna della deliberazione fu presente anche l'illustre chimico Antonio Cardarelli che, abbracciandolo, gli disse "Il più grande medico sei tu che hai saputo risanare il Banco di Napoli". Quando, nel 1926, novantenne, fu collocato a riposo il Consiglio di Amministrazione del Banco deliberò in suo favore un omaggio di un milione di lire mentre il re Vittorio Emanuele III° lo nominò conte.
Si
spense due anni dopo, il 26 marzo 1926.
Foto: Gianni Solli
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